“Con ‘Acqua di luna e farina di stelle’, Elsa Di Meo ci conduce in un viaggio globale – nel tempo e nello spazio – che riguarda il meraviglioso mondo del pane. È un viaggio che ha fatto e che racconta – come fanno i grandi viaggiatori – al suo ritorno. Il testo dà il tono di una ‘epica minore’ che lega il pane – nella sua ricerca – alle genti della terra, ai popoli nelle loro diversità e nelle loro similitudini, perché quasi ovunque il pane è vita elementare della gente, e si lega a un ciclo agricolo vitale che comincia con il seme, con la crescita e la mietitura, con la trebbiatura e la molitura, e quindi con varie farine di stelle che si sposano con l’acqua di luna per diventare cibo di vita. L’autrice segue il percorso metaforico e simbolico del pane in due direzioni, quella del sacro e quella dell’universalismo del nesso simbolico che il ciclo del pane (dal seme all’alimento) ha con la vita quotidiana della gente comune. E lo fa con documentazione archeologica e storica, e fonti storico artistiche e di civiltà varie.” (dalla prefazione di Pietro Clemente)