Prima Repubblica
Prima Repubblica
È il 30 aprile del 1993. Bettino Craxi esce fuori dall’Hotel Raphael, al centro di Roma. Ad accoglierlo una folla, non osannante ma ostante, che al posto dei garofani lancia monetine contro l’auto del leader socialista. È forse l’immagine più rappresentativa della cosiddetta “caduta” della Prima Repubblica. Dice Treccani: “periodo compreso tra il 1948 e il 1994 caratterizzato da una legge elettorale proporzionale e dalla contrapposizione di due grandi partiti di massa, la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, entrambi scomparsi con l’avvento della Seconda Repubblica”. DC e PCI con al centro il PSI. E Tangentopoli a recitare il de profundis. Perché una collana sulla Prima Repubblica? Per raccontare una fase importante della storia italiana che ancora oggi non ha trovato una sua completa decifrazione, lontano dai luoghi comuni. Una serie di volumi monografici sui singoli personaggi che hanno vissuto quegli anni e che, nonostante la crisi e le inchieste che hanno travolto il sistema, hanno fatto parte di una classe politica e dirigente dimostratasi se non altro competente a vario titolo in molteplici settori della vita pubblica. Senza riabilitare in toto una stagione, ma senza nemmeno demonizzare tutto ciò che partiti, politici e istituzioni hanno rappresentato. Fornire una fonte storica e uno spunto per approfondire temi e tematiche di un’epoca trascorsa con lo sguardo rivolto ai giorni nostri.
La collana è suddivisa in tre sezioni. Nella sezione Interviste i volumi hanno un taglio giornalistico/divulgativo focalizzati su alcuni temi di cui si è occupato il politico intervistato. Nella sezione Memorie oltre all’intervento del curatore del volume, sono riportati ampi stralci di discorsi o scritti della figura politica trattata nel libro e solitamente anche due interventi distinti in prefazione e postfazione. La sezione Ricerche è di carattere scientifico/accademico, sotto la supervisione del comitato scientifico e i volumi sottoposti a valutazione (secondo la modalità double blind peer review).


COMITATO SCIENTIFICO |
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Pardini Giuseppe | Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (direttore) |
Giovanni Cerchia | Università degli studi del Molise |
Fabrizio Amore Bianco | Università di Pisa |
Andrea Guiso | Università “La Sapienza” di Roma |
Danilo Breschi | Università degli studi Internazionali di Roma |
Federico Mazzei | Università degli studi di Bergamo |
Pietro Neglie | Università degli Studi di Trieste |
Federico Niglia | Università per Stranieri di Perugia |
Stefano Picciaredda | Università degli studi di Foggia |
Monica Fioravanzo | Università degli studi di Padova |
Federico Scarano | Università degli studi della Campania “Vanvitelli” |
Silvio Berardi | Università “Niccolò Cusano” di Roma |
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Jole Giugni Lattari. La prima donna calabrese in Parlamento
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Giorgio Benvenuto. Un riformista intramontabile nella storia della prima Repubblica
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Marco Boato. Il moderato intransigente
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RANDOLFO PACCIARDI. Il sogno di una Nuova repubblica italiana
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GIOVANNI MESSE. Un Maresciallo d’Italia nel parlamento della Repubblica
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RENATO NICOLINI. La gioiosa anomalia
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NINO BUTTAFUOCO. Il M.S.I. dal “milazzismo” alla svolta di Fiuggi
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La prima donna: Adelaide Aglietta, una borghese radicale
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Lucio Magri. Non post-comunista, ma neo-comunista
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Salvo Andò
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UMBERTO TERRACINI. Comunista eretico, radicale libero